L’autunno porta con sé molte tradizioni, quelle che non passano mai di moda, anche se il massimo lo hanno dato nel decennio ’80.
Il tartan, nonostante alcuni alti e bassi, ritorna sempre.
Il fenomeno è simile a quello che accade alla fantasia floreale in estate.
Un design che richiama subito i celebri kilt scozzesi, evovando paesaggi nordici, e i caldi plaid di lana della nonna.
Comunque la si veda, il quadretto è sempre un must!
Ogni tipo di quadro e quadretto è ben accetto tra le tendenze di stagione, anche grazie al grande ritorno degli anni Ottanta e Novanta come fonte di ispirazione stilistica.
Allora il quadrettato in flanella, stile boscaiolo, era per tutti, unisex e per tutte le età.
Tartan è un tipo di tessuto che crea nella trama l’effetto a quadri intrecciando fili di diversi colori.
Originario delle Highlands scozzesi, era inizialmente utilizzato dall’aristocrazia. Ogni colore identificava l’appartenenza a una specifica famiglia, tanto che nel XIX secolo vennero ufficializzati i tartan di ogni clan ed ancora oggi, esistono e sono ufficialmente associati a famiglie, distretti o istituzioni.
Anche la stessa Regina Elisabetta aveva il suo tartan privato, così come la famiglia reale britannica e le forze armate.
Alcune istituzioni canadesi e statunitensi mantengono i il disegno come parte dell’eredità del periodo coloniale.
È sorprendente come un tessuto con una storia così particolare, legata all’aristocrazia e alle istituzioni, sia diventato negli anni così identificativo ed adottato da mondi completamente diversi.
I punk anni 80, ad esempio, lo utilizzavano per decostruirlo, allontanandosi dall’immagine snob del suo utilizzo aristocratico.
Il mondo grunge lo ha riscoperto come parte del revival degli anni ’90, dalle camicie di flanella, ai capispalla.
Nel frattempo, l’interpretazione country dei quadretti si sposa con cardigan e maglieria, e negli ultimi anni ha fatto il suo ennesimo ritorno su giacche, blazer e pantaloni da donna, creando look eleganti e allo stesso tempo easy-chic.